giovedì 20 agosto 2009

Lettera appello di Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace a tutte le donne consapevoli del mondo

La tragedia dell’Iran è molto più ampia di quanto avremmo mai potuto immaginare.
La gente scesa in piazza per esprimere pacificamente il dissenso ai risultati elettorali ha ricevuto in risposta pallottole e manganelli e molti tra gli scampati sono stati arrestati nei giorni successivi alle proteste.I programmi della radio e della Tv di Stato iraniana hanno annunciato inizialmente 8 morti, successivamente 11, ma, ad oltre un mese dalle manifestazioni di strada, i nomi di molti 'scomparsi' non sono nelle liste né degli uccisi né degli arrestati.
Molte madri angosciate continuano a chiedere alle autorità informazioni sui loro amati dispersi, ma non ricevono risposte. Ora che le famiglie stanno lentamente ricevendo i corpi dei loro figli ammazzati, è divenuto chiaro che il numero delle morti è molto più alto di quello annunciato dal Governo della repubblica islamica. Inoltre, le famiglie sono state costrette a firmare accordi in cui si impegnano a non rivelare come e dove sono morti i loro cari.
Ma non è possibile nascondere per sempre la verità, non è possibile far tacere i pianti, così la tragedia si sta mostrando sempre più chiaramente agli occhi del popolo iraniano, a mano a mano che i giorni passano.Molte madri i cui figli e figlie sono stati ammazzati o sono ancora tra i disperse o sono in prigione hanno formato il Comitato delle madri in lutto. Ogni sabato dalle 7 alle 8 di sera, le madri di questo Comitato e altre donne solidali con loro, vestite di nero in segno del lutto e in silenzio, si radunano nei parchi pubblici delle loro città e stanno in piedi, vigili e silenziose per esprimere il loro dolore.Vorrei esprimere il mio profondo dispiacere e le mie condoglianze alle madri che hanno perso i loro cari per la libertà e la democrazia in Iran, mi levo in piedi in solidarietà con le madri che stanno ancora cercando i loro figli dispersi e unisco il mio dispiacere per il gran numero di giovani donne e uomini iraniani in prigione per il loro pacifico attivismo civile. Invito tutte le donne del mondo che amano la libertà a riunirsi ogni sabato nelle loro città vestite di nero per far sentire la loro solidarietà con il Comitato delle madri in lutto in Iran e aiutarle a far sentire la loro voce a tutto il mondo.
; Shirin Ebadi
(trad. Sara Riggio e Tiziana Valpiana)

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